Il cappello dell'Alpino

Il compagno della vita, simbolo di dedizione e sacrificio

Sapete cos'è un cappello alpino?

“È il mio sudore che l’ha bagnato
e le lacrime che gli occhi piangevano e tu dicevi:
“Nebbia schifa”.
Polvere di strade, sole di estati,
di pioggia e fango di terre balorde, gli hanno dato il colore.
Neve e vento e freddo di notti infinite,
pesi di zaini e sacchi, colpi d’armi e impronte di sassi,
gli hanno dato la forma…”

Poesia ritrovata nelle tasche di un caduto in Grecia

La nascita del cappello dell'Alpino

Da tratto di ribellione simbolo di identità 

Durante il risorgimento il tipico berretto con la penna era indossato dai rivoluzionari di Cosenza e Reggio. Da allora divenne simbolo di ribellione e venne esaltato anche da Verdi e Garibaldi.

Il cappello rappresenta l’identità degli alpini, la loro storia e la loro tradizione. Questo cappello è di feltro di pelo di coniglio. 

La penna simboleggia il coraggio e la resistenza del personaggio rispetto alle oppressioni subite, va portata sul lato sinistro del cappello leggermente inclinata all’indietro, è realizzata con piume di corvo ed è portata dai soldati di truppa, i sottufficiali e gli ufficiali inferiori portavano la penna d’aquila marrone e gli ufficiali superiori e generali portavano la penna d’oca.

La nappina, presente sulla sinistra del cappello, è il dischetto nel quale viene infilata la penna, ce ne sono vari tipi:

  • Nappina bianca → primo battaglione alpini.
  • Nappina rossa → secondo battaglione.
  • Nappina verde → terzo battaglione
  • Nappina blu → quarto battaglione

Il Cappello dell'Alpino creato a Biella

La maestria del Cappellificio Cervo

Il cappellificio Cervo di Biella è famoso per la produzione di cappelli di alta qualità, inclusi quelli alpini. La storia di questo cappellificio è legata alla maestria artigianale tramandata dalle generazioni, con una particolare attenzione alla selezione dei materiali e alla cura dei dettagli. I cappelli alpini prodotti da Cervo di Biella rappresentano un contrasto tra tradizione e modernità, mantenendo viva l’autenticità delle montagne, il posto in cui i cappelli sono stati realizzati.